Sia la postura che il portamento rivestono un ruolo fondamentale nella comunicazione umana sebbene non sia possibile stabilire quanto siano importanti. Per fare una buona impressione è importante prestare attenzione alla comunicazione non verbale. Anche il portamento, cioè il modo di atteggiare la persona, soprattutto nel camminare e nel muoversi, contribuisce a rivelare la personalità dell’individuo.

I risultati di una serie di studi condotti da Albert Mehrabian indicarono che le persone basano la valutazione del messaggio per il 55% sul linguaggio del corpo, per il 38% sul tono e solo per il 7% sulle parole effettivamente pronunciate. Questo studio venne riassunto con la frase “il 93% del linguaggio è non verbale“, ma se eliminiamo le parole dal messaggio sarà difficile capire cosa una persona stia cercando di comunicarci…

Molto spesso il portamento viene erroneamente associato solo a temi quali l’eleganza o la classe nel vestire, ma contrariamente a quanto si possa pensare, è un argomento strettamente legato alla comunicazione non verbale e alla capacità di fare una buona prima impressione. Come consulente d’immagine sono assolutamente persuasa di quanto possa essere importante avere in prima persona un portamento adeguato e, in seconda battuta, insegnare ai propri clienti come questo elemento contribuisca alla creazione di una figura coerente e positiva. 

Nell’enciclopedia Treccani, il portamento è definito come “Il modo di atteggiare la persona, il corpo, soprattutto nel muoversi, nel camminare”. Si tratta quindi di un insieme complesso di elementi che, nel loro insieme, definiscono in maniera molto precisa una persona e il modo in cui viene percepita dagli altri. 

Il modo in cui una persona utilizza il proprio corpo ha anche a che fare con la prossemica, una branca della semiotica che studia lo spazio o le distanze come fatto comunicativo; cioè lo studio sul piano psicologico, dei possibili significati delle distanze materiali che l’individuo tende a interporre tra sé e gli altri nelle diverse culture. La prossemica ha a che fare con alcuni elementi sociali e culturali: ad esempio, la percezione della vicinanza di un corpo può essere molto diversa in Occidente, rispetto a quella che è in Oriente. 

D’altra parte, la prossemica viene notevolmente influenzata anche dall’abbigliamento che si utilizza: quest’ultimo, in quanto forma di comunicazione non verbale per eccellenza, incide in maniera significativa non solo sul messaggio complessivo che si inoltra al proprio interlocutore, ma anche sulla percezione che questo può avere del soggetto.

La comunicazione non verbale è uno strumento potente e, se utilizzato con la giusta padronanza, può diventare un’arma di persuasione eccezionale. Questo vale non solo in ambito business, dove fare una buona prima impressione fin dalla stretta di mano può essere importante, ma anche a livello personale. 

In particolare quando si parla di postura possono essere individuate tre macro-posizioni, secondo quanto definito da Giusti e Pizzo nel 2003 in “La selezione professionale. Intervista e valutazione delle risorse umane con il modello pluralistico integrato“: 

  • Postura in avanti: come hanno affermato alcuni illustri studiosi, tra cui McCroskey, Payne e Richmond alla fine degli anni ‘90, assumere una postura eretta, ma rilassata e leggermente proiettata in avanti aiuta a comunicare un messaggio di proattiva rilassatezza.
  • Postura verso il basso: chi assume questa posizione esprime bisogno. Maggiori sono la curvatura verso il basso e la posizione della testa più è accentuato il messaggio negativo che viene trasmesso. Non casualmente questa posizione richiama quella dell’inchino, massima espressione in numerose culture di sottomissione.
  • Posizione rigida: la postura del corpo e delle spalle trasmettono un messaggio di autorevolezza. La posizione rigida viene apprezzata non solo nella camminata che è quasi robotica, ma anche nel modo in cui ci si siede e si stringe la mano. 

Fin da questi brevi accenni appare chiaro come anche solo sedendosi sulla sedia una persona possa comunicare un certo tipo di messaggio: postura e portamento sono un vero e proprio modo di esprimersi e contribuiscono alla creazione di una determinata immagine della persona, oltre a crearne una altrettanto precisa nella mente del proprio interlocutore. 

Con il corpo si può manifestare e trasmettere gradimento, sicurezza, accettazione a anche contraddizione e disagio: sta al consulente d’immagine usare questo strumento per fare una buona prima impressione e saperlo “insegnare” al proprio cliente per creare un’immagine quanto più coerente possibile. 

Mi chiamo Monica Michieli e sono Consulente di Immagine. Con il mio lavoro aiuto le persone a migliorare il loro aspetto, la loro autostima e il loro benessere attraverso l’utilizzo di tecniche come l’analisi del colore, del viso, della figura e dello stile. Lavoro come libera professionista con l’obiettivo di individuare l’immagine professionale e personale di chi sceglie di affidarsi a me. Se vuoi avere maggiori informazioni contattami al numero whatsapp 335.6799526 e sarò lieta di conoscerti e rispondere alle tue domande.

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